Dall'atto unico omonimo (1958) di Tennessee Williams: un giovane neurochirurgo ha qualche sospetto sull'ostinazione con cui una ricca vedova gli chiede di fare la lobotomia su una sua nipote malata di mente e scopre un orribile retroscena.
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Concordo in tutto e per tutto con il commento qua sotto, tuttavia ci sono delle cose che non mi sono del tutto chiare. Ottimo film comunque, sicuramente una pietra miliare del cinema "della psiche".
Ma la zia in realtà sapeva già tutto e voleva togliere il ricordo alla nipote per dimenticare meglio, oppure ha voluto farla ricoverare semplicemente perché aveva paura dei suoi racconti?